Interventi di restauro e riqualificazione di edifici storici vincolati
L´impresa edile Circeo Immobiliare S.a.s., grazie all’esperienza di anni nel settore propone interventi di restauro e risanamento conservativo mirando alla conservazione di un antico manufatto edilizio, spesso di valore storico o artistico, adeguandolo alle esigenze di un uso contemporaneo.
Si distinguono due tipi di interventi:
quelli di restauro sono mirati al recupero, conservazione e valorizzazione di edifici con particolare riferimento al loro valore storico, architettonico ed ambientale. E’ ammesso anche l’utilizzo di materiali e tecnologie diversi da quelli originali usati per la costruzione dell’edificio, purché non contrastino con il suo carattere complessivo.
Gli interventi dirisanamento conservativo, invece, sono finalizzati in particolare al recupero igienico, funzionale e statico dell’edificio, e possono essere compiuti quindi anche sulle strutture o sull’impianto planimetrico.
Ecco elencati alcuni degli interventi che rientrano tra i lavori di restauro e risanamento conservativo:
cambio di destinazione d’uso, purché non sia in contrasto con le caratteristiche tipologiche dell’edificio e sia consentito dalla disciplina urbanistica vigente;
ripristino, sostituzione e integrazione dellefiniture, interne ed esterne, anche con materiali diversi da quelli originari, purché congruenti con le caratteristiche dell’edificio, e con particolare attenzione agli elementi di pregio, se presenti;
ripristino e consolidamento dielementi strutturali, anche con la loro parziale sostituzione se esistono parti crollate o soggette a deformazioni;
modifiche planimetricheanche mediante accorpamenti o frazionamenti di unità immobiliari, purché non alterino l’assetto complessivo dell”edificio e in particolare le parti comuni;
realizzazione ed integrazione di impianti tecnologici e di servizi igienico – sanitari.
eliminazione disuperfetazioni.
Gli interventi di restauro e risanamento conservativo sono soggetti alla presentazione di Denuncia di Inizio Attività (DIA) o alla richiesta di Permesso di Costruire.
Nel caso in cui l’edificio interessato sia soggetto a vincolo architettonico o paesaggistico, sarà necessario richiedere il nulla osta preventivo della rispettiva soprintendenza di competenza.
Anche gli interventi di restauro e risanamento conservativo possono usufruire di detrazione Irpef del 50% e, quando comportino un miglioramento dell’efficienza energetica, di detrazione Irpef del 65%.
Si distinguono due tipi di interventi:
quelli di restauro sono mirati al recupero, conservazione e valorizzazione di edifici con particolare riferimento al loro valore storico, architettonico ed ambientale. E’ ammesso anche l’utilizzo di materiali e tecnologie diversi da quelli originali usati per la costruzione dell’edificio, purché non contrastino con il suo carattere complessivo.
Gli interventi dirisanamento conservativo, invece, sono finalizzati in particolare al recupero igienico, funzionale e statico dell’edificio, e possono essere compiuti quindi anche sulle strutture o sull’impianto planimetrico.
Ecco elencati alcuni degli interventi che rientrano tra i lavori di restauro e risanamento conservativo:
cambio di destinazione d’uso, purché non sia in contrasto con le caratteristiche tipologiche dell’edificio e sia consentito dalla disciplina urbanistica vigente;
ripristino, sostituzione e integrazione dellefiniture, interne ed esterne, anche con materiali diversi da quelli originari, purché congruenti con le caratteristiche dell’edificio, e con particolare attenzione agli elementi di pregio, se presenti;
ripristino e consolidamento dielementi strutturali, anche con la loro parziale sostituzione se esistono parti crollate o soggette a deformazioni;
modifiche planimetricheanche mediante accorpamenti o frazionamenti di unità immobiliari, purché non alterino l’assetto complessivo dell”edificio e in particolare le parti comuni;
realizzazione ed integrazione di impianti tecnologici e di servizi igienico – sanitari.
eliminazione disuperfetazioni.
Gli interventi di restauro e risanamento conservativo sono soggetti alla presentazione di Denuncia di Inizio Attività (DIA) o alla richiesta di Permesso di Costruire.
Nel caso in cui l’edificio interessato sia soggetto a vincolo architettonico o paesaggistico, sarà necessario richiedere il nulla osta preventivo della rispettiva soprintendenza di competenza.
Anche gli interventi di restauro e risanamento conservativo possono usufruire di detrazione Irpef del 50% e, quando comportino un miglioramento dell’efficienza energetica, di detrazione Irpef del 65%.
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